L’Associazione di Volontariato L’Agrou nasce in Valle d’Aosta, nel febbraio del 2007.
L’Associazione si propone di favorire e promuovere la diffusione della cultura delle terapie complementari e delle discipline bio–naturali con il fine di aiutare la popolazione a trovare una via olistica, che le permetta di mantenere o recuperare un vero stato di salute, inteso non solo come assenza di malattia, ma come totale stato di benessere fisico, mentale, emotivo e sociale (definizione utilizzata già, oltre 50 anni fa, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con il termine “salute”).
Ciò avviene attraverso conferenze, seminari, dibattiti ed incontri con la popolazione, con l’ausilio di relatori qualificati per ogni disciplina. (23/06/07 Raffaele Morelli al Palais di St Vincent, presenti circa 1400 persone).
L’Associazione è aperta a tutti coloro che condividono i suoi scopi.

La scelta del nome si deve ad una pianta autoctona della nostra Regione, chiamata appunto in patois Agrou (Imperatoria per il resto d’Italia), pianta che fa riferimento all’antica tradizione locale conosciuta dai nostri avi e che ben rappresenta una particolare “forza” del mondo naturale, dal momento che se ne utilizzano radici, fusto, foglie e fiori, quindi simbolicamente legata alla visione olistica dell’Uomo (unità uomo-natura, uomo-universo, mente-corpo-spirito), visione olistica che deve possedere colui che si occupa della salute.
L’Agrou, al di là delle spinte culturali che i suoi associati cercheranno di sostenere durante il cammino, vuol evidenziare una richiesta, presente in ognuno di noi in modo più o meno cosciente, legata ad un’esigenza di cambiamento di rotta finalizzato al ben-essere e, pur riconoscendo alla medicina il gran merito di aver saputo affinare sempre di più la tecnica sia in campo terapeutico, sia in campo diagnostico, non può non riconoscere i limiti della cosiddetta scienza ufficiale nell’affrontare quel “disagio” cui l’uomo moderno è sempre più sottoposto.
L’aver considerato il corpo come una serie di pezzi meccanici, senza un’intelligenza che lo dirige e lo sostiene, ha portato il medico ad occuparsi del malato non come persona, ma come insieme di cellule, organi e apparati tra loro divisi, come se si trattasse di un corpo senza vita….un corpo-macchina.
La scienza ufficiale difende la propria posizione affermando che l’obbiettività è l’unica strada e che ciò che è impalpabile e non misurabile strumentalmente non ha valore, salvo dimenticare che all’interno della nostra unità di mente, corpo e spirito, esistono accadimenti emotivi-energetici che non sono quantificabili ne misurabili con esami di laboratorio, salvo dimenticare l’esistenza di “un’intelligenza della materia” così come già gli alchimisti sapevano e conoscevano.
In questa nuova era, però, le parole d’ordine dovranno essere: collaborazione e cooperazione ed è ciò che L’Agrou si auspica, affinché insieme, in uno spirito di collaborazione e non di contrapposizione, terapie complementari, discipline bio-naturali e medicina scientifica, possano lavorare fianco a fianco, con un unico scopo: il ben-essere della popolazione. 

L’origine del nome “L’agrou”.
Ottima contro la tosse, l’Imperatoria (in patois Agrou) è la pianta che aiuta contro i colpi di freddo inaspettati, che causano mal di gola, raffreddore e principi di bronchite. 
L’infuso di radice di imperatoria, si prepara lasciando in infusione un pugno di rizoma spezzettato grossolanamente in 1 litro d’acqua bollente, versato direttamente sulle radici. Lasciare in infusione per almeno mezz’ora, filtrare e berne due o tre tazze durante la giornata. 
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Per informazioni e contatti 335 840 2730